LUOGO DI PARTENZA
Rifugio del CAI di Bordighera in località Colla Melosa (1541m.) - PIGNA (IM), raggiungibile su strada asfaltata da Ventimiglia, attraverso la Val Nervia e Colle Langan, o da Arma di Taggia, attraverso la Valle Argentina.
ITINERARIO IN AUTO
E' percorribile con cautela con un normale automezzo, purché non a fondo basso.
Inbocare la strada sterrata ex militare che parte da Colla Melosa e conduce, dopo parecchi tornanti, al Rifugio Monte Grai (CAI di Ventimiglia), prestando particolare attenzione in corrispondenza dei dossi per lo smaltimento dell'acqua piovana che si incontrano lungo il percorso.
Superato il rifugio proseguire sulla strada che diventa pressoché pianeggiante fino ad incontrare un bivio, in corrispondenza del quale si trova il confine.
Imboccare quindi la diramazione di sinistra (territorio francese) e proseguire sullo strerrato che a tratti diventa molto accidentato (buche e roccia che affiora dalla strada) fino ai ruderi dei Baraccamenti di Marta, dove occorre lasciare l'auto. Da qui il Balcone Di Marta è visibile in direzione Ovest/Sud-Ovest al di là di una conca.
Proseguire a piedi sulla strada che si dirama sulla sinistra, dietro ad un alpeggio, superando la sbarra che ne blocca l'accesso agli autoveicoli.
Dopo circa 30-45 minuti di cammino, inzialmente in falso piano e poi in salita, si raggiungono, superato un tornante a destra, i resti di una casermetta situata sulla sinistra della strada: proseguire a questo punto verso il tornante successivo, in corrispondenza del quale si deve imboccare una diramazione a sinistra, poco evidente, che porta in breve all'Ingresso Artiglieria dell'opera sotteranea (prestare attenzione ai resti di filo spinato che si possono trovare nei prati circostanti).
Se si vuole salire alla cupola dell'osservatorio, non accessibile all'interno dell'opera, occorre proseguire lungo la strada principale fino alla sonmità del Balcone di Marta (2122m.).
ITNERARIO A PIEDI
Richiede circa 3 -3,5 ore di marcia.
Da Colla Melosa imboccare la mulattiera che parte in corriaspondenza della prima curva della strada sterrata ex militare e che si ricongiunge a quest'ultima poco prima del Rifugio Monte Grai.
Proseguire poi come per l'itinerario in auto.
CONSIGLI PER LA VISITA
La vista interna dell'opera, nonostante sia stata spogliata di tutto il materiale trasportabile, risulta più tosto interessante. Vista la notevole estensione dei locali sotterranei (la vista completa richiede almeno un'ora), si consiglia di non avventurarsi all'interno da soli e di munirsi di efficenti mezzi di illuminazione, prevendendo lampada e batterie di riserva. A causa della presenza di corenti d'aria relativamente forti, si consiglia inoltre di coprirsi adeguatamente anche nella bella stagione.
Le condizione di conservazione dei locali sono generalmente buone, fatta eccezione per l'Ingresso Artiglieria e per la priam casamatta della Batteria del Balcone, dai quali sono state asportate le travi metalliche del soffitto, e per le camerate dei due centri di resistenza, nelle quali è stato parzialmente staccato il rivestimento anti umidità.
Prestare attenzione lungo le rapide rampe di scale che scendono ai Centri 35bis e 35 (complessivamente 326 scalini!), che la frequente presenza di umidità può rendere scivolose, come pure nel corridoio in forte pendenza che le segue. Nel pavimento di quest'ultimo si trovano inoltre alcuni piccoli tombini privi di copertura nei quali è possibile inciampare.
Il ritorno dell'esterno pasato all'Ingresso Attivo del Centro 35, assolutamente da evitare in caso di non perfetta visibilità, è fortemente sconsigliato sia per la mancanza del sentiero che per la difficoltà del percorso. E' decisamente preferibile ripercorre l'itnerario interno di andata attraverso il corridoio di collegamento e le lunghe rampe di scale.
Segnaliamo infine che in alcuni domeniche dei mesi estivi vengono organizzate delle escursioni ai forti del Balcone di Marta con partenza dal Rifugio Allavena. Tuttavia, ignorando i particolari riguardanti l'eventuale visita interna, consigliamo di rivolgersi agli Enti del Turismo dell località rivierasche (ad esmpio Bordighera) presso i quali sono reperibili le locandine con i programmi, o dirttamente al Rifugio.
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